I cavalieri delle 3 R

CONTRO I RIFIUTI

RIDUCI quello che usi

RIUSA quello che puoi

RICICLA tutto il resto

 

 

Questo intervento è stato realizzato

nell’Anno Scolastico 2016-2017

 

Canovaccio sintetico dell’intervento nelle scuole elementari del Comune di Fermo tendente alla sensibilizzazione ed informazione sui temi del Riuso e della Raccolta differenziata.

L’intervento, di durata di circa 1 ora, sarà svolto con la singola classe o con gruppi di massimo 3 classi.

La classe riceve una lettera con la quale viene avvertita della visita nei giorni successivi del “Signor R”. Lui sarebbe contento che ogni bambino/a portasse a scuola per quella data un paio di oggetti che non servono più.  Gli oggetti possono essere cose vecchie che non usano più (giocattoli, fumetti, vestiti fuori taglia…) oppure dei veri e propri rifiuti (bottigliette di plastica, bottigliette di vetro, polistirolo da imballaggio, tubetti in plastica, barattolo di ferro con coperchio in plastica, elastici, sacchetti rotti, succo di frutta finito, fogli di carta usati ma puliti, vaschette in alluminio…). Bisogna però evitare i rifiuti alimentari.

In caso che questa pre-attività non sia possibile, l’animatore porterà con se’ una serie di oggetti-rifiuti in modo da creare la mini-discarica utile per l’animazione.

Il Signor “R” inizierà la sua attività presentandosi come “amante” della lettera R e delle parole che iniziano con questa lettera (brainstorming). C’è solo una parola che non sopporta: la parola RIFIUTO.

Spiega ai bambini che è brutto definire “rifiuto” un oggetto e/o una persona ma che anzi questa parola non deve proprio esistere.

Anche perché, oggi, di rifiuti ne produciamo tantissimi (esempio dei pannolini…).

Ecco allora che il Signor R svela ai bambini/e il compito che lui sta portando avanti e per il quale chiede il loro aiuto: eliminare i rifiuti!!!

Come in natura non esiste nulla che si possa veramente definire come rifiuto, così bisognerà arrivare ad eliminare tutto quello che oggi viene considerato rifiuto. Sì, ma come?

Coinvolgimento dei bambini/e in possibili soluzioni.

Con un’altra parola che inizia per “R”, cioè RIUSO.

Prima di buttare una cosa bisogna capire perché lo si fa.

Non ci serve più ma è ancora funzionante? Magari può essere utile a qualcuno (qui si faranno esempi con gli oggetti portati dai bambini/e …). Come? Magari Regalandolo a qualcuno che lo può utilizzare e, se non si conosce nessuno, si può portarlo al “Centro del Riuso” che sta aprendo a Fermo (informazione).

Oppure, se è rotto, si può RIPARARE, farlo cioè tornare alla sua funzione originaria.

(Attività ludica sul RIUSO).

Ma quando l’oggetto non lo vuole più nessuno e non si può più riparare che faccio, lo butto nella spazzatura?

Anche qui la lettera R ci viene in aiuto, suggerendoci la parola RICICLO. Non lo “butto via” ma faccio in modo, mettendolo nel giusto cassonetto, che venga lavorata per riprendere la materia prima con la quale è fatta (esempi del vetro, carta e plastica).

 

Per dare via a questa buona pratica devo conferire quello che non posso più riutilizzare seguendo il metodo di RACCOLTA DIFFERENZIATA del mio quartiere.

(Attività ludica sulla Raccolta Differenziata anche utilizzando gli oggetti portati dai bambini/e).


Si propone ai bambini/e di portare a scuola gli oggetti che non si usano più ma che sono ancora funzionanti: ad una data precisa, non molto distante dall’intervento (max due/tre settimane), questo materiale sarà raccolto, pesato e portato al Centro del Riuso.L’intervento si conclude con il lancio del concorso dal titolo “IO NON LO BUTTO“.

Al termine del concorso si avrà una classifica (peso totale raccolto dalla scuola diviso il numero di alunni/e): le prime tre scuole classificate riceveranno un premio.

Alla fine dell’intervento in classe, si darà un piccolo gadget da dare a tutti i bambini/e o al termine dell’animazione o in seguito alla partecipazione al concorso.

CONTRO I RIFIUTI

RIDUCI quello che usi

RIUSA quello che puoi

RICICLA tutto il resto